Stagione Teatrale Comune di Viterbo 2025-2026

18 appuntamenti, di cui 10 di prosa, 3 di danza e 5 per la rassegna Teatro ragazzi. Il sipario si alzerĂ  ufficialmente il prossimo 19 ottobre con il primo appuntamento della stagione di prosa.

Il Comune di Viterbo e ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano la Stagione Teatrale 2025-2026 al Teatro dell’Unione, distribuita in tre settori: Prosa, Danza e Teatro ragazzi.

18 appuntamenti, di cui 10 di prosa, 3 di danza e 5 per la rassegna Teatro ragazzi. Il sipario si alzerĂ  ufficialmente il prossimo 19 ottobre con il primo appuntamento della stagione di prosa.

“La presentazione della nuova stagione teatrale e gli spettacoli in cartellone – afferma la sindaca Chiara Frontini – rappresentano un’occasione per rafforzare il ruolo del teatro come spazio di crescita, di confronto e di identitĂ  culturale. Lo ribadiamo spesso: il teatro non lo intendiamo solo come una forma di intrattenimento, ma come un vero e proprio strumento di inclusione e di riflessione collettiva. Ed Ăš con questo spirito che Ăš stata definita questa nuova stagione: la cultura come motore di sviluppo artistico e sociale, per offrire ai cittadini di tutte le etĂ  l’opportunitĂ  di riflettere e confrontarsi con le espressioni piĂč varie dell’arte e della creativitĂ , su tematiche del nostro tempo. La consolidata e proficua collaborazione con ATCL insieme alla professionalitĂ  e all’esperienza dell’assessore Antoniozzi, ci consente di proporre un cartellone ricco di spettacoli di alto livello, che valorizzano sia i linguaggi contemporanei sia le nostre tradizioni. Una particolare attenzione Ăš stata rivolta alle giovani generazioni, affinchĂ© possano scoprire il valore del teatro come spazio di pensiero critico e di emozione autentica.  Continueremo a lavorare affinchĂ© Viterbo resti una cittĂ  viva, aperta e ricca di stimoli culturali”. Dello stesso avviso il vicesindaco e assessore alla Capitale europea della Cultura Alfonso Antoniozzi, dichiara: “Il teatro non Ăš un rifugio dal mondo, ma un luogo dove il mondo si guarda in faccia, e dunque anche questa stagione Ăš pensata per chi non si accontenta solo di applaudire ma vuole anche restare sveglio, vivo, libero e contaminato. Per chi viene a teatro per esserci, davvero”. “Per il prossimo anno puntiamo al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni, grazie alla sinergia creata con le singole istituzioni scolastiche – ha aggiunto l’assessore alle politiche sociali e all’educazione Rosanna Giliberto -.  Presentiamo un cartellone di Teatro Ragazzi ricco di spettacoli di alto valore educativo, capaci di stimolare l’immaginazione, sviluppare l’empatia e aprire nuove prospettive culturali. La stagione 2025/26 propone spettacoli pensati per le diverse fasce d’etĂ  e con tematiche che parlano ai ragazzi del presente: inclusione, ambiente, legalitĂ , educazione al rispetto. Ogni rappresentazione sarĂ  occasione di confronto e crescita, in un dialogo continuo tra arte e scuola”.

Per l’ATCL, la direttrice artistica Isabella Di Cola e l’amministratore delegato Luca Fornari aggiungono che: “Siamo molto lieti di annunciare, in collaborazione con il Comune di Viterbo, la nuova stagione 2025-2026 del Teatro dell’Unione, suddivisa in tre ambiti: Prosa, Danza e Teatro ragazzi. Il programma di eventi Ăš stato ulteriormente arricchito rispetto al passato e intende valorizzare la cultura come mezzo per rafforzare il senso di comunitĂ , favorire lo sviluppo civile e contribuire al rinnovamento del tessuto sociale attraverso una visione artistica inclusiva e partecipata, rivolta fortemente verso i linguaggi contemporanei, senza dimenticare la ricchezza ed il valore della tradizione. Il programma della stagione 2025-2026, frutto di un proficuo e costante dialogo tra il Comune e ATCL, propone alla cittadinanza un cartellone di elevato livello, grazie alla presenza di importanti protagonisti del panorama teatrale italiano. L’offerta artistica punta alla costruzione di una identitĂ  culturale condivisa e si rivolge a un pubblico eterogeneo, riaffermando il ruolo del teatro come spazio insostituibile di crescita collettiva, custode dei valori democratici e fucina di idee. Particolare attenzione Ăš rivolta al tessuto sociale dei piĂč giovani, con l’obiettivo di accrescere l’interesse delle nuove generazioni verso il variegato ventaglio di arti che popolano il mondo dello spettacolo dal vivo, affinchĂ© sappiano stimolare in loro il pensiero critico, la capacitĂ  di ascolto e l’amore per il bello. Anche nella prossima stagione torna l’iniziativa “110 e lode”, realizzata in collaborazione con l’UniversitĂ  degli Studi della Tuscia, con l’obiettivo di offrire agli studenti esperienze che possano arricchire il loro percorso e che li orientino verso scelte professionali future, non solo attraverso incontri formativi con esperti del settore dello spettacolo dal vivo ma anche con offerte e agevolazioni a loro dedicate.

Le attivitĂ  di avvicinamento di nuovo pubblico si arricchiscono del percorso “Leggere la Scena. Sguardi e strumenti per comprendere il contemporaneo”, un ciclo di incontri di approfondimento delle pratiche artistiche di cinque compagnie del territorio regionale.  Il legame con il mondo scolastico si rafforza ulteriormente grazie a una serie di matinĂ©e pensate per tutte le fasce di etĂ . Questa proposta, centrata su temi di grande attualitĂ , Ăš stata sviluppata ascoltando le necessitĂ  e le urgenze dei Dirigenti Scolastici del territorio ed Ăš stata possibile grazie al prezioso sostegno dell’assessorato alle Politiche Sociali e all’Educazione.

Siamo felici di poter collaborare con il Comune di Viterbo e il suo assessorato alla Cultura, felici di poter contribuire ulteriormente alla valorizzazione del meraviglioso Teatro dell’Unione e ad arricchire la comunità che ruota intorno al suo palcoscenico. La cultura ù un diritto fondamentale e va sostenuta con una progettualità orientata al futuro, con responsabilità e passione verso le generazioni che verranno”.

Stagione Teatrale Prosa Comune di Viterbo 2025-2026 – Teatro dell’Unione

 

📆19 ottobre 2025 ore 18.00

AMORE
di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Pedro JĂłia, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Miguel Ramos, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Selma Uamusse
musiche originali di Pedro JĂłia e di autori vari
collaboratori artistici Joana Villaverde (scene), Elena Giampaoli (costumi), Orlando Bolognesi (luci), Tiago Bartolomeu Costa (consulenza letteraria)
suono Pietro Tirella, capo macchinista Enrico Zucchelli
Produttore esecutivo Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
responsabile di progetto in Portogallo Renzo Barsotti, responsabile di produzione durante il processo creativo Alessandra Vinanti, organizzazione durante il processo creativo Silvia Cassanelli, organizzazione Davide Martini, assistente di produzione/amministratore di compagnia Arianna Soffiati
direttore tecnico tournée Orlando Bolognesi
personale tecnico in tournée Pietro Tirella/Manuela Alabastro (suono), Elena Giampaoli/Carola Tesolin (costumi), Orlando Bolognesi/Corrado Mura (luci), Enrico Zucchelli/Mattia Manna (scena)
Assistente volontaria in Portogallo Susana Silverio
Co-produttori associati: SĂŁo Luiz Teatro Municipal – Lisbona, Pirilampo Artes Lda, CĂąmara Municipal de SetĂșbal, Rota Clandestina, RepĂșblica Portuguesa – Cultura / Direção-Geral das Artes (Portogallo), Fondazione Teatro Metastasio di Prato (Italia).
Co-produttori: Teatro Coliseo, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e ItaliaXXI – Buenos Aires (Argentina), ComĂ©die de GenĂšve (Svizzera), Théùtre de LiĂšge (Belgio), Les 2 ScĂšnes – ScĂšne Nationale de Besançon (Francia), KVS Bruxelles (Belgio), Sibiu International Theatre Festival/Radu Stanca National Theater (Romania)
con il sostegno del Ministero della Cultura (Italia)

Si ringraziano per la messa a disposizione dei costumi per le prove: São Luiz Teatro Municipal di Lisbona, Théùtre de LiÚge e la Compagnia Teatro O Bando

Amore ù un viaggio musicale e lirico attraverso le corde dell’anima. Le note sono quelle del fado ma non solo, che esplodono negli slanci delle voci dei cantanti in scena; il ritmo quello ora di una parata, ora di un tableau vivant, ora di una lenta processione. E c’ù la parola poetica, restituita dal registro caldo dell’artista ligure attraverso il suo consueto, ipnotico, salmodiare al microfono.

A tenere insieme un montaggio emotivo ù una grammatica scenica che alterna il pieno al vuoto, la voce viva al silenzio, alla ricerca di una rappresentazione onirica ed elegiaca della crudele risacca di distacco e ricongiungimento. Protagonista ù l’assenza, la distanza, la nostalgia, una mappatura di emozioni che scava nell’animo dell’autore, dei suoi interpreti e degli stessi spettatori.

Amore Ăš ancora una volta il tentativo di portare dentro al teatro la vita.

 

📆9 novembre 2025 ore 18.00

IL FUOCO ERA LA CURA

Liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury
creazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
con Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo
produzione Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Centrale Fies / Passo Nord
residenze artistiche Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), La Corte Ospitale, Centrale Fies / Passo Nord

Sotterraneo Ăš Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano, fa parte del progetto Fies Factory ed Ăš residente presso Teatri di Pistoia
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
abiti di scena Ettore Lombardi
suoni Simone Arganini
coreografie Giulio Santolini
oggetti di scena Eva SgrĂČ
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
tecnica Monica Bosso
cura della produzione Francesca Bettalli e Camilla Borraccino
amministratrice di compagnia Luisa Bosi
ufficio stampa Cristina Roncucci
comunicazione Francesco Marini
video teaser Roberta Segata
foto Masiar Pasquali/Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
video documentazione Ufficio produzione video del Piccolo Teatro di Milano
grafica Veronica Franchi

“Non ù necessario bruciare libri per distruggere una cultura. Basta convincere la gente a smettere di leggerli”

Fahrenheit 451 di Ray Bradbury descrive un futuro distopico in cui Ăš vietato leggere, schermi costantemente accesi alienano il tempo libero delle persone e il tentativo di pensare causa malessere fisico. Ironicamente, il corpo dei pompieri non Ăš piĂč impiegato per spegnere gli incendi, bensĂŹ per bruciare i libri e se necessario i loro possessori.

Il libro Ăš uscito circa 70 anni fa, nel 1953, ma Ăš ambientato nel futuro, cioĂš negli anni ’20 del XXI secolo – vale a dire oggi. Tu perĂČ ti trovi nel XXI secolo e stai leggendo questo testo, quindi Bradbury si Ú sbagliato? Dipende come intendiamo la distopia: una previsione sul futuro che a un certo punto viene confermata/smentita oppure un allarme sul presente che continua a rinnovarsi?

Il fuoco era la cura attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451, lo consuma come si fa con un libro amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi, lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova, mentre la copertina sbiadisce, la carta si scolla e le pagine si riempiono di appunti, biglietti, segnalibri e ricordi. Cinque performer ripercorrono la storia del romanzo, si identificano coi personaggi, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra, le cose che Bradbury non ci spiega o non ci racconta, creando linee narrative parallele, deviazioni teoriche, costruendo anche le cronache di un tempo intermedio fra il nostro presente e un futuro anticulturale in cui l’istupidimento ci salva dal fardello del pensiero complesso.

Se Bradbury si fosse sbagliato solo di qualche anno, se Fahrenheit 451 accadesse davvero, noi cosa faremmo?

📆29 novembre 2025 ore 21.00

RITORNO A CASA
di Harold Pinter
traduzione di Alessandra Serra
regia Massimo Popolizio
con Massimo Popolizio
e con Christian La Rosa, Gaja Masciale, Paolo Musio, Alberto Onofrietti, Eros Pascale
scene Maurizio BalĂČ
costumi Gianluca Sbicca e Antonio Marras
luci Luigi Biondi
suono Alessandro Saviozzi

Produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma – Teatro Nazionale,

Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana AttivitĂ  Teatrali e Comune di Fabriano

Il capolavoro di Pinter del 1964 Ăš un vero e proprio “Gruppo di famiglia in un interno”. Abbiamo il padre Max ex macellaio, frequentatore di ippodromi, suo fratello Sam, che guida un taxi non suo e vive a casa e Max non perde occasione per dargli del parassita. I figli: Lenny, un trentenne, un ex “pappa”, si vanta di avventure erotiche violente, probabilmente un mitomane, Joey il fratello ventiduenne vorrebbe essere pugile professionista, in realtĂ  Ăš il piĂč fragile della famiglia, Teddy il maggiore e sua moglie Ruth arrivano di notte nell’appartamento, vivono negli Stati Uniti e in occasione di un viaggio in Europa Teddy ne approfitta per presentare la giovane moglie al padre, allo zio e ai fratelli. CiĂČ che accadrĂ  ribalterĂ  l’equilibrio giĂ  precario di quella famiglia. Il cinismo, la cattiveria, l’humor di Pinter si manifestano qui al massimo livello e Popolizio, grazie ad un testo che Ăš quasi una sceneggiatura cinematografica, asseconda e incoraggia il cast in una performance che da vita ad uno spettacolo “pericolosamente” divertente.

📆10 gennaio 2026 ore 21.00

BUONASERA A TUTTI
di e con Peppe Barra
al pianoforte Luca Urciuolo
regia Francesco Esposito

Il recital “Buonasera a tutti” giĂ  dal titolo lascia intuire cosa dovrĂ  aspettarsi il pubblico: un momento di intimitĂ  tra artista e spettatori, oltrepassando la cosiddetta quarta parete in un continuo dialogo con la platea. Il modo di fare teatro di Peppe Barra Ăš stato piĂč volte definito “le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo”. Attraverso la sua maschera sarcastica e ai tanti registri vocali – dai piĂč gravi ai piĂč acuti -, unisce da sempre gli elementi colti e popolari della sua cittĂ , mescolando nei suoi spettacoli, con facilitĂ , la tradizione e l’innovazione. Un viaggio nella vita dell’uomo e dell’artista: i suoi ricordi di infanzia e adolescenza nella Procida e nella Napoli degli anni ’50, la sua memoria di giovanissimo attore con Zietta LiĂč, fino al successo della Nuova Compagnia di Canto Popolare e agli anni di teatro insieme alla indimenticata Concetta Barra, madre e compagna di scena. Una passeggiata nei suoi oltre 60 anni di carriera, tra teatro e canzone, toccando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Basile, grandi autori come Petito e Viviani, il varietĂ , il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei.

📆30 gennaio 2026 ore 21.00

LA GRANDE MAGIA
di Eduardo De Filippo
regia Gabriele Russo
con Natalino Balasso e Michele Di Mauro
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
e con in o/a Veronica D’Elia, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Sabrina Scuccimarra, Manuel Severino, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo e un attore in via di definizione
scene Roberto Crea
luci Pasquale Mari
costumi Giuseppe Avallone
musiche e progetto sonoro Antonio Della Ragione
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
scene Roberto Crea
aiuto regia Salvatore Scotto D’Apollonia/ assistente alla regia Martina Abate/assistente scenografo Michele Gigi/ direttore di scena Ivan De Paola/ capo macchinista Angelo Pasquale/ capo elettricista Giuseppe Di Lorenzo/ fonico Italo Buonsenso/ sarta di scena Sandra Banco/ costruzione scene Romascenotecnica/ direttore di allestimento Salvatore Palladino/ comunicazione e promozione a cura di O.fficine C.reative B.ellini/ fotografa di scena Flavia Tartaglia/ ufficio stampa Katia Prota/ ufficio produzione Noemi Ranaulo, Giuseppe Maisto/ direzione operativa Emanuele Basso/ direzione esecutiva programmazione teatro – organizzazione tournĂ©e Patrizia Natale.
direzione generale Roberta Russo
direzione artistica Gabriele Russo
presidente Daniele Russo

Calogero Di Spelta in questo adattamento diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltĂ  dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni, un uomo con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Dall’altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore, dalle facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtĂ . Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa Ăš vero? Cosa Ăš falso?

📆6 febbraio 2026 ore 21.00

ALTRI LIBERTINI
adattamento e regia Licia Lanera
con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto Magnani
produzione Compagnia Licia Lanera
coproduzione Albe/Ravenna Teatro
sound design Francesco Curci
costumi Angela Tomasicchio
aiuto regia Nina Martorana
tecnici di Compagnia Massimiliano Tane, Laura Bizzoca

“Sono un ribelle mamma” suonata dai Sunday Beens
produzione Compagnia Licia Lanera
coproduzione Albe/Ravenna Teatro
si ringrazia Compagnia La Luna nel Letto

Il testo “Altri Libertini” ù edito da Feltrinelli

Altri Libertini ù l’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, esplosivo ritratto di una generazione di giovani squinternati, incompresi e rifiutati dal loro contesto sociale e politico. Dei sei racconti che compongono il romanzo, Lanera sceglie di lavorare su Viaggio, Altri libertini e Autobahn. I tre racconti si incastrano drammaturgicamente, creando un unico fil rouge per una messa in scena a quattro corpi e quattro voci: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani e la stessa Licia Lanera che, attraverso un attento e delicato adattamento drammaturgico, si fa portavoce di una generazione, la sua e quella di Tondelli: la generazione degli anni 80. Lanera vive i propri quarant’anni in un momento storico e politico di feroci cambiamenti e prende spunto dalla propria biografia e da quella dei suoi compagni di viaggio che, pur essendo continuamente sulla scena, combattono un’eterna lotta alla rappresentazione, cercando la propria verità nelle parole tondelliane e appropriandosene per portarla alla luce.

📆22 febbraio 2026 ore 18.00

DON GIOVANNI
da MoliĂšre, Da Ponte, Mozart
adattamento e regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo
e con  Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini
scene Dario Gessati – costumi Gianluca Falaschi
luci Paolo Manti – musiche Mario Autore
assistente alla regia Mario Scandale
regista assistente Roberto Capasso
assistente scenografa Stefano Pes
costumista collaboratrice Anna Missaglia
produzione MARCHE TEATRO, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale

Arturo Cirillo costruisce il suo Don Giovanni combinando con maestria MoliĂšre e il libretto di Da Ponte e puntando alla dimensione giocosa, buffonesca e mercuriale, in una scenografia che ricorda le ville palladiane. Un’irrefrenabile corsa verso la morte, una danza disperata ma vitalissima sempre sull’orlo del precipizio, una sfida al destino. «Ho deciso di raccontare – scrive Arturo Cirillo – il mito di Don Giovanni usando forme e codici diversi, conservando la comicitĂ  paradossale e ossessiva di MoliĂšre, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e la poesia e la leggerezza di Da Ponte, anche la sua ‘drammatica leggerezza’. PerchĂ© in fondo questa Ăš anche la storia di chi non vuole, o non puĂČ, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne».

📆3 marzo 2026 ore 21.00

FANTOZZI. UNA TRAGEDIA
da Paolo Villaggio
con Gianni Fantoni
e con Gianni Fantoni, Paolo Cresta, Cristiano DessĂŹ, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta
regia Davide Livermore
produzione Teatro Nazionale di Genova

Paolo Villaggio ù stato un acuto osservatore del nostro tempo, un testimone unico, sagace che ha raccontato come pochi altri decenni di storia e vita italiana attraverso quei personaggi che – da grande attore comico – ha saputo creare. La sua narrazione ù stata una critica sociale aguzza, una ricostruzione di un mondo osservato per paradossi, nelle sue contraddizioni prima della sua definitiva dissoluzione. Fantozzi, la moglie Pina, la figlia Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani, l’Onorevole Cavaliere Conte Catellani, sono tessere di un mosaico, sono maschere di una rinnovata commedia dell’arte, con cui Paolo Villaggio ha dato voce a una categoria umana oscillante tra opportunismo e cattiveria, tra piaggeria e violenza, tra disincanto e feroce arrivismo.

 📆15 marzo 2026 ore 18.00

ANTIGONE
di Jean Anouilh
traduzione Andrea Rodighiero
con Silvia Battaglio, Ilaria Drago, Manuela Kustermann, Roberto Latini, Francesca Mazza
scene Gregorio Zurla
costumi Gianluca Sbicca
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
in collaborazione con BĂ ste Sartoria

regia Roberto Latini
produzione La Fabbrica dell’Attore teatro Vascello – Teatro di Roma teatro Nazionale

Scritta nella Francia occupata – come allegoria della Resistenza al potere, ma anche riflessione sulle tensioni tra obbedienza e dissenso – l’Antigone di Jean Anouilh trova nuova voce grazie a Roberto Latini: un dispositivo teatrale contemporaneo capace di interrogare nuovamente il nodo irrisolto tra legge e coscienza, tra ragione politica e principio etico.

«Penso a questo testo – spiega Latini – come a un soliloquio a piĂč voci. Una confessione intima e segreta, scomoda, incapace, parziale. Anche per questo, ho distribuito i ruoli in due modalitĂ  diverse e complementari. Alcuni personaggi corrispondono a sĂ© stessi, altri al proprio riflesso. Antigone e Creonte, come di fronte a uno specchio: chi Ăš Antigone Ăš il riflesso di Creonte e chi Ăš Creonte Ăš il riflesso di Antigone».

📆10 aprile 2026 ore 21.00

L’UOMO DEI SOGNI
con Nicola Pannelli, Lisa Galantini, Giampiero Rappa, Elisabetta Mazzullo
scritto e diretto da Giampiero Rappa
scene Laura Benzi
costumi Lucia Mariani
musiche Massimo Cordovani
disegno luci Gianluca Cappelletti
assistente alla regia Michela Nicolai
direttore di scena Davide Zanni
sarta Isabella Melloni
scenotecnica ROMASCENOTECNICA
direttore di produzione Rosi Tranfaglia
illustrazione Roberto Pecchioni
produzione Viola Produzioni – Centro di Produzione Teatrale ‱ Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

L’uomo dei sogni: una commedia divertente e surreale che sfida l’incubo della vita reale. Giovanni, conosciuto nel mondo dei fumetti come Joe Black, Ăš un disegnatore di grande talento ed esperienza. La sua vita, perĂČ, Ăš stata sconvolta da un evento che lo ha fatto precipitare in un abisso cosĂŹ profondo da spingerlo a ritirarsi dal mondo, cercando rifugio nella solitudine della sua casa-studio, lontano dalle persone e dagli impegni di lavoro. La commedia prende vita nell’oscuritĂ  della notte, trasformando la sua casa in un teatro di sogni inquietanti e visioni surreali.

Ogni notte, la sua casa si anima di incubi che sembrano reali: gli eroi che aveva scartato dai suoi fumetti, gli amici e i familiari della vita quotidiana lo tormentano incessantemente, creando un vortice di illusioni e realtĂ .

Il ritorno di sua figlia dalla Nuova Zelanda segna un punto di svolta: Viola, una montatrice emergente nel mondo del cinema internazionale, cerca di sostenere il padre ma porta con sé una notizia che lo scuote ulteriormente.

Come evolverĂ  il rapporto tra padre e figlia in questo momento di tormento e scoperta? RiuscirĂ  Joe Black a emergere dal baratro della depressione e a fare pace con i suoi demoni interiori? Ma soprattutto, il pubblico saprĂ  distinguere tra la realtĂ  e il frutto delle visioni di Joe, scena dopo scena?

Questa commedia trascina lo spettatore nel mondo onirico del protagonista, a sentire la sua angoscia, ma anche a ridere dei suoi incontri bizzarri e a riflettere sulla sottile linea che separa i sogni dalla realtĂ .

 

đŸŽŸïžABBONAMENTI

 PROMOZIONE PER GLI ABBONATI CHE RINNOVANO DAL 16 LUGLIO AL 31 LUGLIO
Platea: Intero € 185 I Palco centrale 1° fila: Intero € 175
Palco centrale 2° fila: Intero € 155 I Palco laterale 1° fila: Intero € 150
Palco laterale 2° fila: Intero € 90 I Palco lateralissimo: Intero € 85

PRELAZIONE ABBONATI DAL 1 AGOSTO AL 6 SETTEMBRE

NUOVI ABBONATI DAL 9 SETTEMBRE ALL’11 OTTOBRE
Platea: Intero € 205 – Ridotto € 195
Palco centrale 1° fila: Intero € 195 – Ridotto € 185
Palco centrale 2° fila: Intero € 175 – Ridotto € 160
Palco laterale 1° fila: Intero € 170 – Ridotto € 155
Palco laterale 2° fila: Intero € 100 – Ridotto € 80
Palco lateralissimo: Intero € 120 – Ridotto € 110

ABBONAMENTI PER STUDENTI UNITUS – 110 E LODE FINO ALL’11 OTTOBRE
Platea: € 110 I Palco centrale 1° fila: € 100 I Palco centrale 2° fila: € 90
Palco laterale 1° fila: € 85 Palco laterale 2° fila: € 50 I Palco lateralissimo: € 70

BIGLIETTI

IN VENDITA DAL 14 OTTOBRE
Platea: Intero € 26 + € 3,50 prev. – Ridotto € 24 + € 3,50 prev.
Palco centrale 1° fila: Intero € 24 + € 3,50 prev. – Ridotto € 22 + € 3 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero € 22 + € 3 prev. – Ridotto € 20 + € 3 prev.
Palco laterale 1° fila: Intero € 20 + € 3 prev. – Ridotto € 18 + € 2,50 prev.
Palco laterale 2° fila: Intero € 12 + € 1,50 prev. – Ridotto € 10 + € 1,50 prev.
Palco lateralissimo: Intero € 18 + € 2,50 prev. – Ridotto € 15 + € 2 prev.

BOTTEGHINO
DAL MARTEDÌ AL SABATO E NEI GIORNI DI SPETTACOLO:
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00
CHIUSO IL LUNEDÌ

Stagione Teatrale Danza Comune di Viterbo 2025-2026 – Teatro dell’Unione

📆15 novembre ore 21:00

PANORAMIC BANANA

con Biagio Caravano, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Flora Orciari, Laura Scarpini, Francesca Ugolini
coreografie e atmosfera Michele Di Stefano
modular system live Biagio Caravano
luci Giulia Broggi
video Lorenzo Basili

una coproduzione mk/KLm, LAC Lugano Arte e Cultura (CH), Triennale Milano, Théùtre du Briançonnais (FR), Bassano OperaEstate
con il sostegno di Istituto Italiano di Cultura Bucarest (RO)

Non esiste un luogo per l’esotico, si tratta di pura rappresentazione. Ma proprio la sua vacuitĂ  astratta puĂČ divenire uno spazio reale, un contenitore da risignificare. Panoramic Banana Ăš una collezione di suoni, danze ed immagini, apparecchiate come un catalogo, che alludono ad una storia di conquiste e soprusi, perpetrata in un resort ai confini del mondo. Evocazione di un ambiente che fa fede ad un unico principio selvaggio: la mescolanza, la prossimitĂ , l’incomprensibile euforia di un patto tra carnefici e vittime. Mentre gli etnologi si riconvertono ad esaminare l’ultima inossidabile tribĂč ancora in circolazione – quella turistica – e gli antropologi si danno alla macchia occupandosi di serie televisive, il pensiero selvaggio viene dimenticato dall’entertainment ma prolifera indisturbato nella foschia, assolutamente cruciale per il futuro dell’umanitĂ .

 

📆4 dicembre ore 21:00

VIRO
di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
coreografia Antonella Bertoni
regia Michele Abbondanza
con Cristian cucco e Filippo Porro
disegno luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
musiche Byetone – Death of a Typographer
sound design Giacomo Plotegher
consulenza musicale Marco Dalpane
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura, Provincia Autonoma di Trento, Comune
di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
con il contributo di Cassa Rurale Vallagarina BCC
si ringrazia Danio Manfredini, Nadezhda Simenova, Orlando Cainelli

Viro Ăš un mostro, una creatura tagliata in due che ignara dello scisma, amplifica sdoppiandosi, la sua natura eroicamente autocompiaciuta e depressa. Moderno ferito centauro, contemporaneamente tata tatillo tatone*, virile e virale perchĂ© splendidamente banale; bello, sbarbato e ben pettinato, bipolarmente orientato, trascina le sue due parti in una sinergica continuitĂ  fisicamente sgrammaticata; con velleitaria movenza elegantemente chip, sciorina buone maniere da social e nel tormento di un pressante ritmo sonoro, agisce i suoi tic gestuali senza mai scomporre il grigio canna di fucile della capigliatura. Con i suoi pensieri, spettinati quelli sĂŹ, sfida gli interpreti e le loro maschere nel ciclo continuo dell’incarnarsi in forme nuove, attraverso il destino di una partitura spietata, del resto accessibile ed esigibile solo in uno stato di apnea creativa, unico lasciapassare verso il nuovo stato di coscienza gemellare e lobotomizzato. Blasfemo offertorio di un’eucarestia ribaltata di carne che diventa ostensione maschile senza soffio e spirito, inessenziale e vuota.

 

📆18 gennaio ore 18:00

COSMOS – Un viaggio tra immaginazione e scienza
produzione eVolution dance theater
direzione artistica e coreografie di Anthony Heinl e Nadessja Casavecchia
con Giulia Pino, Fabiana Serrone, Giulia Antonucci, Nadessja Casavecchia, Diego Ottaviani, Matteo Vairo, Francesco Parisi, Anthony Heinl
management Live Arts Management
light designer Adriano Pisi
service STAS Terni
logistica Porcacchia

COSMOS, il nuovo spettacolo di Evolution Dance Theater, Ăš un invito a intraprendere un viaggio straordinario attraverso mondi sconosciuti, dove la scienza si dissolve per lasciare spazio alla potenza dell’immaginazione.

In caduta libera tra immensitĂ  e solitudine, la notte eterna dello spazio intergalattico si popola di stelle e pianeti che appaiono luminosi e seducenti. Paesaggi lontani, pervasi da armonia e bellezza, sembrano voler dar forma ai nostri sogni piĂč audaci, mentre creature ipnotiche e immaginifiche si muovono sinuose tra luce e oscuritĂ . Questo vagabondare senza confini ci riporta infine sul nostro fragile e prezioso pianeta, un piccolo mondo sperduto nell’immensitĂ  del cosmo, che risuona con il desiderio di connessione e meraviglia.

đŸŽŸïžBiglietti:
Intero: € 15,00 + € 1,50 prev.
Ridotto: € 12,00 + € 1,00 prev.
Ridotto per le scuole di danza e per gli abbonati: € 10,00

Botteghino:
Piazza Verdi 10, 01100 Viterbo
Aperto dal martedì al sabato, e nei giorni di spettacolo, con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

 â„čPer informazioni: www.teatrounioneviterbo.it | teatrounioneviterbo@gmail.com | Tel. 388.95.06.826

Stagione Teatrale Teatro Ragazzi Comune di Viterbo 2025-2026 – Teatro dell’Unione

📆Sabato 1° novembre ore 18:00

HANSEL E GRETEL

di Andrea Calabretta
regia Orazio Maccheronico
compagnia Teatro Verde di Roma
con Valerio Bucci, Andrea Calabretta e Veronica Olmi
audio e luci Enrico Biciocchi
musiche originali Marco Schiavoni
scenografia, burattini e costumi Emanuele Luzzati
realizzazione Alessandra Ricci, Cinzia Franchi

Tempi duri per Hansel e Gretel. La storia Ăš nota: due bambini vengono abbandonati da una matrigna cattiva e un papĂ  troppo remissivo. Si ritrovano cosĂŹ da soli ad affrontare un nemico piĂč forte di loro:i pericoli del Bosco Nero. Da soli? Ma nel bosco, come nella vita, si puĂČ incontrare un po’ di tutto: uno scoiattolo vanesio, un orso volenteroso ma distratto, un lupo dall’aspetto tremendo che si aggira di notte, una dolce vecchina che vive in una splendida casa fatta di dolci.
Ma l’apparenza inganna!
E quando la speranza sta per svanire ecco che l’aiuto arriva da chi meno te l’aspetti. Attenzione, perĂČ: sarĂ  soprattutto il pubblico dei bambini che dovrĂ  aiutare i due fratellini a togliersi dai guai.  Scene, costumi e burattini sono di Emanuele Luzzati.

EtĂ  consigliata: 3 +

📆Domenica 23 novembre ore 18:00

MAELSTRØM
un progetto di Collettivo Baladam B-side
consulenza drammaturgica Beatrice Baruffini
ricerca, drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
con Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
produzione Teatro Metastasio di Prato

MAELSTRØM Ăš uno spettacolo comico sulla relazione tra finzione e realtĂ , che esplora in maniera funambolesca le possibilitĂ  creative dell’immaginazione e del linguaggio.
Due attori fanno finta che la terra stia per essere inghiottita da un enorme buco nero, da un incommensurabile MaelstrĂžm spaziale, e chiedono al pubblico di far finta insieme a loro, per creare uno spettacolo di finzione condivisa sul potere delle parole.
Nei romanzi d’avventura il MaelstrĂžm Ăš un gigantesco vortice marino che inghiotte le navi, ma in questo spettacolo non si parla di avventure marinaresche: qui il MAELSTRØM Ăš un un vortice avvolgente e velocissimo di immaginari, risate, storie, mondi e contraddizioni, un precipitato teatrale imprevedibile che riempie di parole tutto lo spazio disponibile, in un’apertura fantasmagorica sulla complessitĂ  della realtĂ .

Il progetto mette in discussione la forma spettacolo e decostruisce il patto narrativo, ricercando un’arte non di narrare, evocare o spiegare, ma letteralmente di far accadere qualcosa, attraverso una poetica dell’inatteso.

In questo modo lo spettacolo diventa un gioco teatrale condiviso, un’esperienza dinamica e imprevedibile, che ricalca le modalitĂ  di gioco sconclusionato dell’infanzia, e ogni replica Ăš unica.

Età consigliata: 8 + 

📆Sabato 20 dicembre ore 18:00

LA REGINA DELLE NEVI
di Hans Christian Andersen
produzione Fantateatro – Alto Music S.R.L.
adattamento e regia di Sandra Bertuzzi
scene di Federico Zuntini
costumi “Atelier Fantateatro”

Protagonisti dell’avventura sono Kay e Gerda, due ragazzi amici per la pelle. Un giorno un frammento di uno specchio magico creato da un Troll malvagio entra nell’occhio di Kay. Da quel momento il ragazzo diventa cattivo con tutti, persino con Gerda. La regina delle Nevi trovato Kay lo incanta con un bacio, facendogli perdere la memoria e impedendogli di avvertire il freddo.
Gerda, disperata per la scomparsa di Kay, affronterĂ  mille avventure per cercare il suo amico del cuore e liberarlo dal sortilegio della perfida Regina delle Nevi. Una storia poetica ed emozionante che ci porta a riscoprire valori importanti come l’amicizia e la pace.

Lo spettacolo, liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, Ăš carico della magica atmosfera del Natale che catapulta grandi e piccini nei luoghi incantati del Regno delle Nevi grazie alle magiche scenografie e agli incantevoli effetti teatrali. Una storia carica di emozione, coraggio e amicizia che gli attori riusciranno a far penetrare nel cuore di tutti gli spettatori.

EtĂ  consigliata: 4 +

 

📆Sabato 3 gennaio 2026 ore 18:00

LA BURLA
di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri
regia Andrea Fidelio
occhio esterno Mario Gumina
costumi e scenografie Elettra Del Mistro
effetti magici Luca Mercatelli
musiche Paolo Andriolo
luci e tecnico di scena Andrea Ugolini
produzione Madame Rebiné
con il sostegno Ministero della cultura e Regione FVG
residenze artistiche Centro di residenza della Toscana, Manicomics Teatro, MaMiMĂČ, Centro di residenza IntercettAzioni/Circuito CLAPS, Flic scuola di circo, Fondazione Cirko Vertigo We Art 3/Artists in Residence Vicenza – Fondazione TCVI, Festival Brocante, Teatro al Quadrato, Comune di S. Quirino.

La Burla ù uno spettacolo di circo contemporaneo che racconta l’epilogo di un negozio di giocattoli. Il dipinto di un momento storico nel quale i negozi di quartiere attraversano una fase di profondo cambiamento.

In scena ci saranno tre personaggi anziani, per evocare al meglio una poetica sempre in bilico tra la poesia e la comicità. Si pone all’interno di quella che viene definita magie nouvelle, una corrente artistica che ha fatto della magia un linguaggio drammaturgico e che punta a utilizzare l’effetto come mezzo e non come fine.

All’interno di un negozio di giocattoli, tre vecchi gestori si scontrano con il problema del calo degli incassi, della poca affluenza e dei cambiamenti, troppo

veloci per le loro gambe stanche. La Burla non ù solo un’attività che cede il passo alle multinazionali ma ù il sogno di tre amici, il loro mondo, la loro vita a confronto con quel vento forte che chiude i battenti. Una storia semplice, poetica e divertente raccontata attraverso la magia del circo, che trova il suo habitat naturale nel gioco e nella fragilità della vita.

EtĂ  consigliata: 3 +

 

📆Domenica 8 febbraio 2026 ore 18:00

ARLECCHINO
dedicato al maestro Eugenio Allegri
ideazione e progettazione Luana Gramegna e Francesco Givone
interpreti e co-creazione Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti
cura delle coreografie e consulenza lingua napoletana Amalia Ruocco
assistenti scenografia, attrezzeria e pupazzi Gisella Butera, Matilde Gori (Atelier di Scenografia Zaches)
realizzazione costumi Rachele Ceccotti
collaborazione artistica Daria Menichetti e Francesco Manenti
direttore tecnico Alberto Bartolini / Service Officina Teatro

In un Teatro dismesso e fatiscente irrompono tre Pulcinella, goffi personaggi in cerca del loro re: Arlecchino. Lo cercano disperatamente, convinti che con lui ritroveranno la speranza per un futuro migliore e la forza per non soccombere.

Forse con lui gli applausi torneranno a riempire il teatro e potranno ammaliare di nuovo il pubblico con i loro lazzi. Una Morte beffarda e ironica, con una combriccola di buffi aiutanti, sconvolgerà i loro piani.Eppure, i Pulcinella, non si fermeranno: dove c’è una catastrofe c’è una via di fuga, il pianto diventa riso e lo sconforto forza vitale. Ogni fine può essere un nuovo inizio. I Pulcinella diventeranno attori inconsapevoli di un microcosmo in cui il Teatro si fa specchio di un’umanità in rovina che lotta per ritrovare speranza e senso.

EtĂ  consigliata: 8 +

đŸŽŸïžBIGLIETTI
Acquistabili presso il botteghino del Teatro e online su Ticketone.
Bambini € 5,00
Intero € 10,00 + € 1,00 dp
Ridotto € 8,00 + € 1,00 dp

BOTTEGHINO
Piazza Verdi 10, Viterbo
Aperto dal martedĂŹ al sabato e nei giorni di spettacolo con orario 10-13 e 15-19
388 950 6826 – teatrounioneviterbo@gmail.com

 

Pagina aggiornata il 17/07/2025

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