Doveva andare in onda tanto tempo fa, ma poi tutto Ăš cambiato. Anche il programma. E adesso ci sembra persino piĂč opportuno, parlare di comunitĂ , di condivisione, di imprese impossibili, di intento comune. A partire da una mostra sui generis, presentata allo Studio Museo Francesco Messina di Milano, il racconto delle Grandi Macchine a Spalla Italiane, quattro delle quali, unitesi in Rete, sono state proclamate dallâUNESCO Patrimonio dellâUmanitĂ : la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Gigli di Nola, i Candelieri di Sassari e la Varia di Palmi. Ad esse si sono uniti in mostra anche i Ceri di Gubbio, in attesa dellâestensione della candidatura della Rete. Questi grandi simulacri comunitari, portati a spalla nel corso delle celebrazioni, sono al centro dellâaudio-documentario che proprio nel momento del distanziamento e delle piazze vuote, ci parla di spirito di gruppo e di moltitudini, di imprese impossibili e di obiettivi comuni. Oggi quellâevento, chiuso nei primi giorni della pandemia, suona come un saluto, un arrivederci alle folle festanti che si intendevano evocare.
Una congiuntura che il coordinamento tecnico-scientifico della Rete, le amministrazioni comunali e le comunitĂ hanno dovuto affrontare giĂ allâindomani dellâ8 marzo, data in cui lâItalia si Ăš fermata, per far tornare âa casaâ le macchine votive, rimaste nel silenzio del Museo.
Il progetto, nato da unâidea di Maria Fratelli, Patrizia Nardi e Patrizia Giancotti in collaborazione con il MiBACT e il Comune di Milano, aveva riunito per la prima volta fuori dalle loro cittĂ i simulacri delle feste. Le immagini e la musica di Francesco De Melis tratta dai suoi film âUn patrimonio sulle spalleâ, âProdigio in slow motionâ, avevano rivitalizzato le grandi macchine ferme nello spazio del Museo, in un affresco digitale curato da Open Lab Company, molto apprezzato dalle migliaia di visitatori che la mostra aveva registrato.
RadioTre RAI ripropone dal 1 al 5 febbraio lâemozione per quellâevento e per quelle giornate, raccontando la magia delle feste della Rete nel programma TRE SOLDI, ogni sera alle 19.50.
1° Puntata
Cosa sono le Grandi Macchine a Spalla? Pensare alla comunitĂ in tempo di pandemia. âAperti per voiâ, cosa significa fare il volontario al Museo Messina. Esser Ceraioli a Milano, passione e lontananza di due eugubini.
Con Claudio Manzoni, Marco e Giulio Pannacci
2° Puntata
âSiamo tutti di un sentimentoâ. Lâonore di essere Facchino di Santa Rosa e il miracolo del pane. Lâesperienza del riconoscimento UNESCO nella testimonianza del responsabile tecnico scientifico della Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane, Patrizia Nardi. Il museo come piazza che crea nuove comunitĂ .
Con Mario Ranucci, Patrizia Nardi, Valeria Mei.
3° Puntata
La danza dei Candelieri di Sassari, una devozione a tempo di musica. Viaggio e costruzione di una utopia, il Giglio di Nola. Lâimpegno visionario del museo milanese, monumenti e racconti.
Con Francesco Pettenadu, Fabio Madau, Giuseppe Tudisco, Maria Fratelli.
4° Puntata
Palmesi a Milano, un gruppo di âmbuttaturi in visita alla mostra. La Varia e i suoi protagonisti. Essere âanimellaâ nel racconto di Mariachiara che oggi compie diciotto anni.
Con âi ragazzi di Palmiâ, Mariachiara Riotto.
5° Puntata
La mostra si spegne, come tutto il resto. Le immagini delle Grandi Macchine a Spalla conquistano altri spazi. Le feste sospese e lâesperimento delle âVisioni in Assenzaâ. âLucigrafieâ a Gubbio âIl nostro tempo infinito e sospesoâ a Viterbo, Sassari, Nola e Palmi. La metafora dellâimpresa impossibile in tempo di pandemia.
Con Patrizia Nardi, Maria Fratelli, Leandro Ventura, Stefania Baldinotti, Luca Ruzza, Francesco De Melis.
Fonte: Rete Grandi Macchine a Spalla Italiane
Pagina aggiornata il 02/02/2021