Cattedrale di San Lorenzo

La Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, costruita sulle rovine di un antico tempio dedicato a Ercole, testimonia una storia che risale all’VIII secolo, con una pieve originariamente intitolata al santo. Nel 1192 iniziò la sua trasformazione in stile romanico, divenendo cattedrale. Il campanile, completato nel 1369, si distingue per lo stile gotico e la tipica bicromia. La facciata, aggiunta nel 1570 per volere del Cardinale Giovan Francesco De Gambara, riflette gli interventi rinascimentali e seicenteschi.

Gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944, la cattedrale è stata restaurata, riportando l’edificio al suo aspetto prevalentemente romanico. L'interno è suddiviso in tre navate. La navata destra ospita il fonte battesimale del XV secolo, le cappelle di Santa Caterina e dei Santi Valentino ed Ilario, oltre a dipinti del XVII secolo. Al centro, il pavimento cosmatesco originale, sebbene restaurato, e la volta dell'abside affrescata da Giuseppe Passeri con Il Giudizio Universale e Le Virtù Cardinali. Una tela del Romanelli raffigura San Lorenzo in gloria. La ricostruzione post-bellica ha lasciato un doppio abside, con quello barocco celato dietro il centrale.

Nella navata sinistra si trovano il monumento funebre a papa Giovanni XXI, la cappella di Santa Lucia con affreschi barocchi, tele dei secoli XVII-XVIII, e la cappella di San Giuseppe, recentemente riaperta. Rilevante è la Madonna della Carbonara, riprodotta qui e custodita in originale nel Museo Colle del Duomo. All'inizio della navata sinistra si ammira la tavola del Redentore Benedicente tra Santi, opera di Gerolamo da Cremona (1472).

Il Coro Barocco, parte integrante del percorso di visita al Polo monumentale Colle del Duomo, è temporaneamente chiuso per lavori di restauro.