Giulio Scarpati Ăš il protagonista della commedia Il Teatro Comico di Carlo Goldoni, con adattamento e regia di Eugenio Allegri, al Teatro dellâUnione sabato 12 febbraio ore 21, nellâambito della stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC â Ministero della Cultura e Regione Lazio.
Il Teatro Comico, la prima delle 16 commedie nuove che Carlo Goldoni scrisse a partire dal 1750 per l’impresario Medebach, Ăš un testo metateatrale (in scena una compagnia impegnata nelle prove di uno spettacolo) estremamente moderno nella sua concezione, esempio di teatro nel teatro da cui emergono gli intenti della riforma goldoniana. In un periodo critico come quello che stiamo attraversando, la scelta di questo testo invita a una riflessione sul mestiere dellâattore e sulle sue difficoltĂ , sul teatro e sulle sue poetiche.
Dalle note di regia:
Prendiamo atto che Goldoni, ne âIl teatro comicoâ, alla fine, diviene egli stesso un luogo e un tempo, al punto che la sua sostanza umana si rende essa stessa unitĂ aristotelica, quella che lâantico filosofo ci chiede di rispettare qualora volessimo rinchiudere in pochi tratti il racconto essenziale delle nostre e delle altre vite legandole eternamente tra loro col filo solido e trasparente dellâinvenzione poetica. La cosa che va considerata profondamente in Goldoni Ăš la testimonianza di quanto lui e la sua Venezia rappresentino la stessa entitĂ . E tuttavia egli, vittima della derisione di tanti suoi concittadini della sua epoca, avvezzi al potere e dediti a sfruttarne la parte meschina, sceglie di risponde al derisorio col comico, allâumiliazione con lâironia, alla meschinitĂ con il genio ludico. Il âcomicoâ diviene necessario non nel teatro di Plauto, non nelle corti medievali dove prolificano i giullari bensĂŹ agli albori della trasformazione borghese della societĂ . Come lâArlecchino bergamasco, catapultato suo malgrado nella laguna veneziana attraverso il battesimo dellâacqua, smarrito dal nuovo mondo e abbandonato quello vecchio, che non puĂČ fare altro che dichiarare arditamente âAudace fortuna juvantâŠcon quel che segueâ. Chiudo con le stesse parole che il Goldoni, del nostro âTeatro comicoâ rivolge alla platea chiudendo la giornata di prove della sua compagnia: âOso pensare signori miei che, in futuro, qualsiasi sorte toccherĂ a questa nostra meravigliosa Venezia, a questa straordinaria nazione italiana, anche di fronte alla piĂč terribile delle catastrofi, entrambe non vorranno mai rinunciare al teatro, a comprenderne la necessitĂ per coloro che lo animano ma anche per coloro che ne fruiscono, per rinnovare lâoccasione che ogni artista ha di procurare ristoro allo spirito degli uomini se mai questi dovessero smarrirlo e a propria volta smarrirsi. E se Ăš pur vero che sinora il teatro ha per lo piĂč comparato se stesso con il mondo, non vi Ăš dimostrazione migliore delle peripezie affrontate in questa nostra giornata di lavoro, simile a quella di tante persone che vivono in questo nostro tempo, per poter dire con certezza a noi stessi e ai nostri pregiatissimi uditori che non vi Ăš piĂč bisogno di comparazione, non vi Ăš piĂč necessitĂ di somiglianza, e non vi Ăš piĂč finzione che non sia essa stessa veritĂ , poichĂ© il nostro teatro non solo si pregia di mettere sulla scena il mondo, il nostro teatro, signori, Ăš, il mondo.â Eugenio Allegri
Focus su Giulio Scarpati
Giulio Scarpati sale sul palco a soli 12 anni e il teatro rimarrĂ una costante della sua vita professionale. Lavora tra gli altri con registi come Aldo Trionfo, Antoine Vitez, Gianfranco De Bosio, Ermanno Olmi, Elio De Capitani, Massimo Castri, Maurizio Scaparro, Gigi DallâAglio, Pietro Garinei, Alessandro Gasmann, Nora Venturini, passando dai classici al teatro contemporaneo e anche alla commedia musicale con âAggiungi un posto a tavolaâ. Ci piace ricordare âOrfaniâ con Sergio Fantoni, âLâidiotaâ di Dostoiewskij, âOscura immensitĂ â testo di M. Carlotto e i piĂč recenti âUna giornata particolareâ tratto dal film di Ettore Scola e lâultimo spettacolo âIl Misantropoâ 2019. Anche il cinema lo vede protagonista nel 1989 in âRoma, Paris, Barcellonaâ con cui vince il Premio âSacherâ come Miglior Attore. Nel 1994 con âIl giudice ragazzinoâ ottiene il Premio âEfebo dâoroâ e il Premio âDavid di Donatelloâ come Miglior Attore Protagonista. Ricordiamo tra gli altri âPasolini un delitto italianoâ con la regia Marco Tullio Giordana, âChiedi la lunaâ di Giuseppe Piccioni e âMario, Maria e Marioâ di Ettore Scola. In televisione lo ricordiamo in âResurrezioneâ dei fratelli Taviani, âCuoreâ regia Maurizio Zaccaro, âLâultima pallottolaâ di Michele Soavi, âLâuomo della caritĂ – Don Luigi Di Liegroâ regia di Alessandro Di Robilant, âCugino e Cuginoâ di Vittorio Sindoni, âFuoriclasse 2â con Luciana Littizzetto. E naturalmente lo ricordiamo protagonista di âUn medico in famigliaâ nella fortunata serie.
Focus su Eugenio Allegri
Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di commedia dell’arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro âAlessandra Galante Garroneâ di Bologna. Come attore inizia lâattivitĂ professionistica con i âDialoghiâ di Ruzante diretto, in Italia, da Francesco Macedonio e Jacques Lecoq. Nel 1981 partecipa allo spettacolo del Teatro Stabile di Torino âLâopera dello Sghignazzoâ, scritto e diretto da Dario Fo. Dal 1982 al 1984 entra a far parte del Tag Teatro di Venezia, la piĂč importante compagnia italiana di Commedia dellâArte, diretta da Carlo Boso: con la maschera di Arlecchino sarĂ in tournĂ©e per due anni in tutta Europa. Nel 1986 Ă© chiamato da Leo De Berardinis per partecipare a molti dei suoi spettacoli, ultimo sarĂ âHa da passĂ âa nuttataâ dallâopera di Eduardo De Filippo, Premio UBU come miglior spettacolo italiano del 1990. Nel 1994 Alessandro Baricco scrive per Eugenio Allegri âNovecentoâ: lo spettacolo, diretto da Gabriele Vacis, diventerĂ in Italia un grande successo e da questo momento Allegri viene riconosciuto come uno dei piĂč ammirati interpreti del teatro italiano contemporaneo, protagonista di innumerevoli ed importanti produzioni di prestigiosi teatri nazionali quali il Teatro Stabile di Genova, il Teatro dellâArchivolto, lâERT Emilia Romagna Teatro e di straordinarie performances di solista sia di testi classici che contemporanei. Parallelamente allâattivitĂ di attore, Allegri sviluppa lâattivitĂ di drammaturgo e regista scrivendo e dirigendo tra il 1986 e il 1997 scenari di commedia dellâarte per alcune giovani compagnie italiane. Nel 1998 Ăš regista del âRe cervoâ di Carlo Gozzi, prodotto dal Teatro Stabile di Venezia e negli anni successivi mette in scena o interpreta testi di MoliĂšre, Beaumarchais, Bertold Brecht, Peter Weiss, Giovanni Testori e adattamenti da Primo Levi, Dino Buzzati, Umberto Eco e altri grandi scrittori italiani. Nellâottobre 2017 debutta al Theatre de Renelaghe di Parigi âLa parole du silenceâ di e con Elena Serra, di cui Allegri Ăš regista. Nel frattempo, lâ8 giugno 2016, erano iniziate a Torino le prove di âMistero Buffoâ di Dario Fo, di cui Allegri Ăš il regista e Matthias Martelli il giovane interprete, per la messa in scena del capolavoro del grande attore italiano premio Nobel nel 1997. âMistero Buffoâ ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone di Torino il 6 febbraio 2018, prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel luglio del 2019 debutta in âNati sotto contraria stellaâ scritto e diretto da Leo Muscato con il quale due anni prima aveva partecipato a âIl nome della rosaâ. Nella sua carriera Allegri ha preso parte a film, a trasmissioni e sceneggiati televisivi e ha collaborato con molti musicisti di fama nazionale ed internazionale. Dal 2015 Ăš direttore del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, in Toscana.
Biglietti
Platea: Intero ⏠26,00 + 2,50 prev. â Ridotto ⏠24,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 1° fila: Intero ⏠24,00 + 2,50 prev. â Ridotto ⏠22,00 + 2,50 prev.
Palco centrale 2° fila: Intero ⏠22,00 + 2,00 prev. â Ridotto ⏠20,00 + 2,00 prev.
Palco laterale 1° fila: Intero ⏠20,00 + 2,00 prev. â Ridotto ⏠18,00 + 2,00 prev.
Palco laterale 2° fila: Intero ⏠18,00 + 2,00 prev. â Ridotto ⏠16,00 + 1,50 prev.
Palco lateralissimo: Intero ⏠14,00 + 1,50 prev. â Ridotto ⏠10,00 + 1,00 prev
Teatro dellâUnione
piazza Giuseppe Verdi – Viterbo
La biglietteria del Teatro Ăš aperta dal martedĂŹ al sabato con orario 10.00 â 13.00 e 15.00 â 19.00.
Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attivitĂ .
Chiuso il lunedĂŹ.
Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com
Tel. 388.95.06.826
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Pagina aggiornata il 09/02/2022