Amleto, mercoledì 17 luglio al teatro romano di Ferento
24 Luglio 2024
Proseguono gli appuntamenti per il Ferento Teatro Festival. Mercoledì 17 luglio, alle ore 21,15, al teatro romano di Ferento, Davide Sacco dirigerà “Amleto”, da Shakespeare, con Francesco Montanari e Franco Branciaroli. Sarà una rivisitazione del capolavoro di William Shakespeare ambientata in una Danimarca degli anni ’30, in cui il protagonista, chiuso nella sala cinematografica del palazzo di famiglia, rivive – in un perpetuo incubo – la notizia della morte del padre, al quale resta legato da un rapporto simbiotico. Le trame e i giochi di potere si consumano tra il freddo e la neve fuori e il bianco e nero imperante all’interno. Amleto, principe di Danimarca, si è rifugiato nel teatro di palazzo fatto costruire dal defunto padre. Lì passa le sue giornate davanti a un telo da proiezione, con cui ha creato il suo personalissimo cinema. E lì lo troviamo quando si apre il sipario, elegante, in smoking, ma dimesso, con il papillon slacciato e la giacca buttata tra le poltrone di velluto rosso. Continua a guardare lo stesso film, anzi, solo l’inizio, la notizia d’apertura del cinegiornale di due mesi prima: “Amleto, re di Danimarca, è morto, avvelenato da un serpente”. Quel breve messaggio per informare la nazione continua a passare davanti ai suoi occhi, seguito da filmati del padre che lo mostrano nel pieno del suo vigore, in battaglia e nei momenti felici.
Ed è a questo punto che il fantasma del re prende vita e rivela ad Amleto una verità destinata a sconvolgere i suoi giorni: la sua morte non è stata un terribile incidente, ma l’opera del fratello Claudio, adesso re al suo posto e sposo di Gertrude, madre di Amleto. Compito del figlio, ora, è la vendetta. E Amleto si mostra pronto. Il fantasma del padre, però, non svanirà con l’arrivo del giorno, resterà accanto a lui, presente forse più che in vita, condizionando le sue azioni e i suoi pensieri. Sarà lui, da questo momento in poi, a portare avanti la trama della vendetta, tessendo una tela che non lascerà scampo ai comprimari di questa storia e trasportando tutti al tragico epilogo finale.
“Affrontare Amleto – spiega il regista Davide Sacco – significa approcciare a una tradizione teatrale internazionale vivissima e profondissima. La scelta di questo progetto nasce da una ricerca personale e artistica sul tema dell’eredità e del confronto padri/figli, nonché sul passaggio generazionale. In questo senso, Amleto è per me il testo che maggiormente mi permette di affrontare questi temi. Nella mia visione, Amleto e il padre sono le due facce della stessa moneta, si assomigliano così tanto da diventare lo stesso personaggio. E Amleto figlio è così ossessionato dal padre perso che si trasforma in lui per vendicarlo, e Amleto padre è così connesso al figlio da non riuscire a lasciarlo andare, a lasciarlo crescere, a lasciarlo decidere in autonomia. Non è un caso che le età del cast siano tutte sfalsate di vent’anni rispetto all’originale. Volevo – conclude – che passasse la consapevolezza dell’età, l’essere orfani in età già adulta ma ugualmente impreparati a vivere, perché non si hanno avuto dai padri le giuste basi per avanzare o perché, semplicemente, non si è pronti”.
Ferento Teatro Festival 2024 è organizzato, come avviene da oltre venti anni, da Consorzio Teatro Tuscia con la direzione artistica di Patrizia Natale ed è sostenuto dal contributo del Ministero della Cultura, che dal 2022 lo ha riconosciuto Festival a livello nazionale, dal Comune di Viterbo, dalla Regione Lazio, da Fondazione Carivit e da Ance Viterbo.
Per ulteriori informazioni sui biglietti e sulla stagione teatrale, consultare la pagina fb Ferento Teatro Romano o il sito www.teatroferento.it/ .
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