Emergenza Covid, approvato ordine del giorno su proposta Isee corrente per servizi comunali. I consiglieri Merli e Micci: “Invitiamo sindaco e giunta a valutare la standardizzazione della procedura”
30 Marzo 2021
Emergenza Covid e ISEE corrente, approvato in consiglio comunale, lo scorso 25 marzo, l’ordine del giorno proposto dai consiglieri Merli e Micci per aiutare le famiglie in difficoltà economica. Con tale approvazione, si invita il sindaco e la giunta comunale a verificare la possibilità di utilizzare in via standardizzata e generalizzata, non in via esclusiva, per i servizi e le prestazioni comunali in cui è richiesto l’ISEE, quello di tipo corrente, ovvero riferito all’ultimo anno e non quello parametrato invece alla situazione patrimoniale reddituale del 2019. “Per una innumerevole serie di servizi e prestazioni socio-assistenziali è necessario presentare l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), al fine di ottenere la concessione del servizio e/o per modulare la fascia e l’entità del pagamento richiesto – si legge nell’ordine del giorno -: a titolo esemplificativo l’ISEE serve per ottenere l’esenzione dal biglietto sanitario, per avere la riduzione delle bollette energetiche, per avere accesso al reddito di cittadinanza, al reddito di emergenza, a identificare la fascia di pagamento adeguata per il servizio mensa scolastica, alla riduzione delle tasse universitarie. Tutti servizi di grande importanza – spiegano i consiglieri comunali Merli e Micci, entrando nel dettaglio: l’Isee si calcola tramite una formula che prevede l’utilizzo di alcune variabili matematiche (i coefficienti), con particolare attenzione alle condizioni di ogni singolo richiedente tale certificazione. Nel calcolo incidono oltre alle componenti reddituali e patrimoniali anche la quantità di persone all’interno del nucleo familiare, l’eventuale presenza di invalidi, l’eventuale canone di affitto. Tutti elementi che necessariamente descrivono, a parità di reddito, l’eventuale situazione di disagio di una famiglia. Da tenere a mente che, per la redazione dell’ISEE ordinario si utilizzano i dati relativi a oltre un anno prima e, quindi, per l’ISEE 2021 è richiesta la dichiarazione dei redditi o l’Unico del 2019, nonchè un’altra serie di dati economico-patrimoniali sempre relativi al 2019.
Dal 23 ottobre 2019, però, per effetto di nuove disposizioni normative, nell’ISEE corrente sono state introdotte alcune importanti novità riguardanti alcune situazioni, e cioè qualora si verifichi, in maniera alternativa, una variazione della situazione lavorativa, ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali, e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare, oppure una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 5% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente. In questi casi, l’Isee corrente quindi, aggiorna il valore dell’indicatore prendendo a riferimento i redditi relativi a un periodo di tempo più ravvicinato. Tale indicatore è calcolato sui redditi e trattamenti percepiti dal nucleo familiare negli ultimi dodici mesi. In virtù di queste importanti novità, considerando che il 2020 è stato un anno orribile e difficile a causa della pandemia, che purtroppo tale periodo di sofferenza, anche economica, non è ancora finito, e moltissime persone hanno perso il lavoro, o comunque hanno visto il loro reddito crollare drammaticamente, è evidente come sarebbe auspicabile che la modalità dell’ISEE corrente venisse adottata in maniera generalizzata e standardizzata – e quindi non dipendendo dalle variazioni economico reddituali sopra ricordate – in quanto l’unica a descrivere con puntualità la reale situazione economico-patrimoniale di una famiglia. Tutto ciò ancora più condivisibile ove si pensi alla gravissima crisi sanitaria e economica determinata, a partire da marzo 2020, dalla pandemia da Covid 19. E qui l’invito al sindaco e alla giunta “a verificare la possibilità di utilizzare in via standardizzata e generalizzata, non in via esclusiva, per i servizi e le prestazioni comunali in cui è richiesto l’ISEE, quello di tipo corrente, informando la cittadinanza, tramite una apposita campagna pubblicitaria, dell’esistenza di tale strumento”.
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