Tra i piĂč famosi spettacoli di narrazione, Kohlhaas, nella straordinaria prova attoriale di Marco Baliani che firma il testo con Remo Rostagno, regia di Maria Maglietta, sarĂ in scena a piazza San Lorenzo lunedĂŹ 31 agosto alle ore 21, grazie alla collaborazione con ATCL Circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo, finanziato dal MIBACT e dalla Regione Lazio. L’evento rientra nellâambito dell’Estate viterbese, organizzata dal Comune di Viterbo, assessorato cultura e turismo.
Tratto dal racconto âMichele Kohlhaasâ di Heinrich von Kleist pubblicato allâinizio dellâOttocento, trae origine da eventi realmente accaduti tra il 1532 e il 1540 in Germania: un commerciante di cavalli, a seguito di un grave sopruso da parte di un nobile, innesca un lungo percorso di istanze ufficiali della giustizia e azioni che gli valgono il consenso di popolo, tra lutti e devastazioni, che si concluderanno solo con la pubblica esecuzione dellâeroe.
«La storia di Kohlhaas Ăš un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili. Nel mio racconto orale Ăš come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non piĂč dallâautore originario, ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica» spiega Marco Baliani. «CosĂŹ, ad esempio tutta la metafora sul cerchio del cuore paragonato al cerchio del recinto dei cavalli, che torna piĂč volte nella narrazione, come luogo simbolico di un senso della giustizia umanissimo e concreto, Ăš una mia invenzione, nel senso etimologico del termine, qualcosa che ho trovato a forza di cercare una mia adesione al racconto di Kleist. CosĂŹ via via il testo originale si Ăš come andato perdendo e ne nasceva un altro, un work in progress alla prova di spettatori sempre diversi, anno dopo anno, in spazi teatrali e non, secondo un procedimento di crescita che ai miei occhi appare come qualcosa di organico, come mi si formasse tra le mani un organismo vivente sempre piĂč ricco e differenziato.
Accade nellâarte del racconto orale che per cercare personaggi interiori occorra compiere lunghi percorsi, passare attraverso storie di altre storie, sentirsi stranieri in questo mondo dopo aver tanto peregrinato, fino a trovare quel punto incandescente capace di generare a sua volta nellâascoltatore un mondo di visioni, non necessariamente coincidenti con le mie.
Lâarte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di unâesperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi.
Kohlhaas Ăš la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre piĂč incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dellâintera vicenda, cosâĂš la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si puĂČ diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.
Le domande morali che la vicenda solleva e lascia sospese, mi sembrarono, quando comincia ad affrontare lâimpresa memorabile del racconto, un modo per parlare degli anni â70, per parlare di quei conflitti in cui venne a trovarsi la mia generazione, quella del â68, quando in nome di un superiore ideale di giustizia sociale si arrivĂČ a insanguinare piazze e cittĂ .
In fondo, a voler rivedere allâindietro il mio percorso artistico, senza Kohlhaas non sarei arrivato a raccontare Corpo di Stato, racconto teatrale andato in onda in diretta televisiva la notte del 9 maggio, ventâanni dopo la morte di Moro, a poter ritrovare i medesimi conflitti, riuscendo questa volta a parlarne dallâinterno, come soggetto coinvolto nei fatti narrati.
Un tema antico dunque, tragico nella tradizione e nella forma, che continua a catturarmi, perchĂ© il narratore non puĂČ che narrare ciĂČ che epicamente lo coinvolge nellâintera sua persona, a me succede cosĂŹ: non potrei raccontare qualsiasi cosa».
BIGLIETTI: intero 10 âŹ, ridotto 8 âŹ, senza costi di prevendita.
Orari biglietteria Teatro Unione Aperta dalle 15 alle 19
Giorni: 28 AGOSTO 2020
Orari Biglietteria ATCL Piazza San Lorenzo Aperta dalle ore 18 a inizio spettacolo
Giorni: 29, 31 AGOSTO 2020
Prenotazione consigliata tramite email teatrounioneviterbo@gmail.com oppure tramite Whatsapp / Telegram al numero 388 950 6826.
Lâassegnazione del posto Ăš obbligatoria per garantire il distanziamento.
INFO: 388 950 68 26 – www.teatrounioneviterbo.it – teatrounioneviterbo@gmail.com
Mascherina obbligatoria.
Pagina aggiornata il 28/08/2020