Il quartetto Noûs e Simone Vallerotonda al sesto festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”
30 Settembre 2022
Il sesto Festival di musica classica “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” (24 settembre -12 novembre), promosso dall’associazione musicale Muzio Clementi con la direzione artistica del maestro Sandro De Palma ha iniziato il suo percorso di successo. Dopo la grande serata inaugurale dedicata ai grandi compositori Franck e Dvořák, svolta presso l’auditorium dell’Università degli studi della Tuscia, con applausi a scena aperta rivolti sia alla straordinaria esecuzione pianistica di Sandro De Palma che all’Orchestra d’Archi I Solisti Aquilani, gli appuntamenti in cartellone di questa nuova stagione continuano con altre musiche del XIX secolo e autori barocchi francesi.
Nel dettaglio:
– venerdì 30 settembre (ore 18.00) nell’antica chiesa di San Silvestro, che si affaccia su piazza del Gesù, entra in scena la versatilità e l’originalità interpretativa dell’ensemble Quartetto Noûs, con Tiziano Baviera e Alberto Franchin, violino, Sara Dambruoso, viola, Tommaso Tesini, violoncello, che propone un godibile programma dal titolo “Quartetti romantici” con musiche di Felix Mendelssohn (1809-1847)-
Quartetto per archi n. 6 in fa minore op. 80 (Allegro vivace assai, Allegro assai, Adagio, Finale. Allegro molto) e Johannes Brahms (1833-1897) – Quartetto per archi in do minore op. 51 n. 1 (Allegro, Romanza. Poco Adagio, Allegro molto moderato e comodo. Trio: Un poco più animato, Allegro);
– sabato 1 ottobre (ore 18.00), sempre alla chiesa di San Silvestro, in piazza del Gesù, è atteso l’eclettico musicista Simone Vallerotonda, liuto a 13 cori, che propone ed esplora, con un programma innovativo, la musica francese del XVII secolo, quattro suites in quattro diverse chiavi, ognuna associata ad una stagione dell’anno, dal titolo “Méditation: Les quatre saisons du luth”. Inverno – Malinconico -Terra – Bile nera – Milza – Charles Mouton (1626-1699) – Prélude; Ms. Pra. Kk 80 La Belle Espagnole; Robert De Visée (1650-1725) Tombeau Mazarin, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 ; Charles Mouton (1626-1699) La Mélancolique; Ms. Pra. Kk 80 -La Volage; Jacques Gallot (1625-1695)-La Comete; Ms. Leipzig II – 6. 14. Estate – Collerico – Fuoco – Bile gialla – Fegato – Pierre Dubut le fils (1642-1700), Rondeau, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 – Germain Pinel (1600-1661) L’Enchantement, Ms. Barbe, 1680; Jean-Philippe Rameau (1683-1764)- Air pour les escalves africains (da Les Indes Galantes, Paris 1735); Robert De Visée (1650-1725) Courante – Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699. Autunno – Flemmatico – Acqua – Flegma – Testa – Robert De Visée (1650-1725) Prélude; Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 Allemande; Pierre Dubut le pére (1610-1681) Courante Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Jacques Gallot (1625-1695), L’Altesse royale, Ms. Berlin SA 4060; Valentin Strobel (1610-1669) Canaries ou Gigue, M.s Vaudry de Sayzenay, Paris 1699. Primavera – Sanguigno – Aria – Cuore – Jacques Gallot (1625-1695) Les Castagnettes, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Robert De Visée (1650-1725) Tombeau du vieux Gallot, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Jacques Gallot (1625-1695) Courante “La Cicogne”, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Charles Mouton (1626-1699) “My Mistress is pretty”, Ms. Pra. Kk 80.
Il Quartetto Noûs (nùs), antico termine greco che significa mente, si è formato nel 2011.
Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Riceve dal Teatro La Fenice di Venezia il Premio “Arthur Rubinstein-Una Vita nella Musica”. Il repertorio quartettistico e l’attenzione ai nuovi linguaggi compositivi lo spingono a cimentarsi in performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio. Diverse le collaborazioni con compositori contemporanei e le partecipazioni a progetti trasversali con compagnie teatrali e di danza. Nel 2020 realizza per Brilliant Classics un progetto discografico interamente dedicato ai quartetti della compositrice italiana Silvia Colasanti e nel 2021 inizia per la stessa etichetta l’incisione dell’integrale del quartetti di Shostakovich.
Simone Vallerotonda – Nato a Roma nel 1983 ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Ha iniziato così a studiarlo con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dove si è diplomato col massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti
presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand.
Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica del ‘700 e gli Enciclopedisti. Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Internazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore del concorso REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne) nella sezione musica da camera. Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Sud Africa, Cina, e in tutta Europa, tra cui: Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Teatro de la Ciudad a Città del Messico, Teatro Municipal di Santiago del Chile, Singapore Lyric Opera, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre des Champs Élysées di Parigi, Casa da Musica di Oporto, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma. Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: RAI, ABC, BBC, Mezzo, France Musique, Radio4, Arte, Polskie Radio, Kulturradio, RSI, Radio Classica, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Erato, EMI, Decca, Amadeus, Brilliant, Aparté, E Lucevan Le Stelle Records, Arcana /Outhere Music. Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Rinaldo Alessandrini & Concerto Italiano, Imaginarium Ensemble, Cantar Lontano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ottavio Dantone & Accademia Bizantina. A 38 anni vince la nomina di ruolo come docente di Liuto al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Aperto alla sperimentazione e alle contaminazioni, ha suonato con Vinicio Capossela.
È fondatore de “I Bassifondi“, suo ensemble con cui propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo. È sostenuto dal CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, sia come solista che con il suo ensemble. La rassegna concertistica “I Bemolli sono blu-Viterbo in Musica 2022” è ideata e promossa dall’Associazione Musicale Muzio Clementi, ha il sostegno della Regione Lazio, del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo, della Fondazione Carivit, di Unindustria Viterbo e si svolge in collaborazione con il Touring Club Italia, sezione di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Carramusa Group, Alfonsi Pianoforti, associazione Amici di Bagnaia, il B&B Piazza del Gesù, Abbazia Cistercense di San Martino al Cimino-Parrocchia di S.Martino Vescovo, Parrocchia Santa Maria della Verità, Bruno Fini fotoreporter e con media partner RAI Radio3, che manderà in onda alcuni concerti della rassegna.
L’iniziativa è inserita nell’Almanacco degli investimenti culturali del Comune di Viterbo.
Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo – Il costo del biglietto è di 5 euro.
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