âLa mia Francigena. Due scarpe e una borraccia da Proceno a Monterosiâ (ed. Sette CittĂ ) sarĂ presentato giovedĂŹ 12 luglio, nella sala Regia di Palazzo dei Priori alle ore 18. Il volume, scritto dal giornalista Stefano Mecorio, rientra nella collana âGuide sentimentaliâ e, come recita il titolo, racchiude degli âAppunti di viaggio in cammino lungo la Tusciaâ. Un libro che nasce dalla necessitĂ di elaborare un lutto, quello per la scomparsa del collega e amico Andrea Arena, con cui due anni fa Mecorio aveva programmato un viaggio a piedi, da Proceno a Monterosi appnto, attraverso la via Francigena, nel tratto viterbese da nord a sud della provincia. âIl progetto parte nellâinverno del 2016 â spiega Mecorio â: mi chiamĂČ Andrea come al suo solito in piena notte. Era lâanno dei cammini, e si era messo in testa di fare questa cosa. Chi ha avuto lâonore di frequentare un poâ Andrea sa bene che la sua mente partoriva un progetto ogni venti minuti, pertanto non gli diedi molto peso. In piĂč poi entrambi avemmo successivi problemi di salute, e quindi la cosa saltĂČ. A distanza di due anni ho ritenuto opportuno colmare quella voragine che ha lasciato in me Andrea cimentandomi proprio nella âsuaâ Francigena. Che Ăš cosĂŹ diventata la âmiaâ. Mia e di mio padreâ. Insieme al padre Dario, Stefano Mecorio compie infatti quella lunga camminata che, oltre a diventare un’utile e ben fatta guida per pellegrini e non, rivela la straordinaria capacitĂ descrittiva di Mecorio e si trasforma in un vero e proprio percorso dellâanima pieno di spunti di riflessione e di sentimento. Quasi novanta pagine in totale, per unâopera, la prima dellâautore, da leggere tutta dâun fiato. Dieci tappe. Si parte da Proceno e cronologicamente si prosegue verso Acquapendente, San Lorenzo Nuovo, Bolsena, parco di Turona, Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Capranica, Sutri e Monterosi. Padre e figlio hanno percorso in marzo oltre 150 chilometri, tagliando a metĂ una provincia inaspettata. âIl ricavato â spiega l’autore â andrĂ interamente ad Alessandra, la compagna di Andrea, per eventi futuri in memoria dellâArenone nostro. Lâidea Ăš la sua, in fin dei conti. Io mi sono solo ritrovato nei panni del âtramiteâ. Ora starĂ al lettore appassionarsi sia alla sublime penna di Andrea che magari anche alla Francigena. Due cose lontane, certo. Ma che sicuramente possono solo che fare beneâ. In programma diverse presentazioni in giro per la provincia. âHo distribuito le prime copie omaggio ad amici e a persone che durante il tragitto hanno offerto caffĂš e panini a noi due sciagurati â chiude Mecorio â. Nemmeno 24 ore dopo mi hanno riempito di telefonate per avere delle copie in vendita nelle loro attivitĂ o per delle presentazioni. Mancava qualcosa sulla Francigena, a quanto pare. Andrea ci aveva visto lungo. Stiamo stampando il secondo blocco da 250 copie, il primo Ăš quasi esaurito. Lo si puĂČ comunque trovare nelle principali librerie della provincia. E naturalmente da Fernandez, a Viterbo, dove Ăš stato creato. Per le presentazioni ci stiamo organizzando con lâeditore, che ringrazio. E ammetto che ho sempre pensato a Viterbo come tappa di partenza. Sono felice di esserci riuscito anche grazie ad Arena, stavolta l’altro. Il nuovo sindacoâ.
Alla presentazione saranno presenti il sindaco Giovanni Maria Arena e l’assessore alla cultura Marco De Carolis.
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Stefano Mecorio eÌ un giornalista pentito, per sua stessa ammissione, classe 1982. Ha collaborato per quattro anni col giornale cartaceo Il nuovo corriere viterbese e con i siti internet Triple whistle, Culture club Underground, ViterboPost e Viterbonews24.
Nel novembre del 2000 ha vinto il premio letterario Zerilli-MarimĂČ, con riconoscimento ritirato a New York, per la recensione di un libro (La gallina volante, Paola Mastrocola). Prima di approdare al mondo del giornalismo, nel 2008, ha lavorato come cameriere, barman, bibliotecario interattivo, promotore di eventi, giardiniere, direttore artistico, gestore di uno stabilimento balneare, cuoco occasionale, montatore e scaricatore di mobili, commesso, rappresentante, pasticcere, casaro, affittacamere, varie ed eventuali.
Da quattro anni si occupa di agricoltura, principalmente di olio. Di ciliegie, di frutti antichi, di orto, di api e di miele, di piccole costruzioni ecosostenibili. Vive in campagna a Farnese, in provincia di Viterbo, con la moglie Stefania, i mici Tolomeo, Cosarosa e Carletto. PiuÌ una dozzina di pecore, qualche somaro amiatino, maiali, il cane Bricchetto, quaglie, conigli, piccioni e galline Moroseta. EÌ innamorato dei Paesi Baschi, ascolta quasi sempre Vinicio Capossela e tenta inutilmente di suonare lâukulele. âLa Mia Francigena. Due scarpe e una borraccia da Proceno a Monterosiâ( 2018, edizioni Sette CittaÌ) eÌ il suo libro dâesordio e probabilmente anche lâultimo.
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Pagina aggiornata il 11/07/2018