La mostra Luciano Ventrone. Il pittore dell’iperbole, da un’idea di Vittorio Sgarbi, sarà ospitata dal 26 giugno al 29 settembre 2024 negli spazi del Centro Culturale di Valle Faul a Viterbo.
«Ventrone – racconta Vittorio Sgarbi – è il pittore dell’iperbole. E iperboliche, esagerate, barocche, appunto, sono le sue opere,
piuttosto che iperrealistiche. Ventrone esagera, perfeziona il reale, anche nelle sue imperfezioni. E ci costringe a fare i conti
con immagini che non ci avrebbero, al di fuori della sua interpretazione, interessato».
Luciano Ventrone, è tra gli artisti contemporanei italiani maggiormente conosciuti a livello internazionale. Ha esposto nei più
importanti musei e gallerie del mondo e le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private.
Lavorando direttamente dalla fotografia, è in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano. Nelle sue opere crea mondi
suggestivi carichi di vissuti e emozione. La scelta dei soggetti lo lega ai grandi pittori del passato, tuttavia è la sua attenzione
per l’applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce che lo pongono tra i contemporanei.
Ventrone inizia la sua carriera artistica nei primi anni Sessanta. Sperimenta molto: passa dalle rappresentazioni geometriche
all’astrattismo, dal surrealismo alla pittura informale e all’arte programmata. La svolta arriva negli anni Ottanta quando viene
scoperto dal critico Federico Zeri che resta colpito dalle sue opere tanto da definirlo “Il Caravaggio del XX secolo”. Tra i due
nasce un’amicizia molto profonda e proprio Zeri gli consiglia di dedicarsi alle nature morte. Ventrone, mosso da un incessante
bisogno di recupero della realtà oggettiva, approda così a una cifra stilistica del tutto personale orientata allo studio della natura.
Catturando sempre più dettagli che sono quasi invisibili, la interpretata attraverso una sorta di “realismo-astrattismo” che lo
rende famoso in tutto il mondo. La sua pittura è lenta, difficile, paziente, rigorosa e non riguarda la mera rappresentazione di un
oggetto, ma il colore e la luce: sono le proporzioni tra questi due elementi a dare vita e una forma all’interno dello spazio.
Il percorso espositivo include piĂą di 30 opere a partire dal periodo astratto degli anni Sessanta fino alle piĂą celebri e recenti
nature morte realizzate dall’artista. Un’occasione unica per ammirare dei capolavori che sorprenderanno per la ricchezza dei
dettagli.
L’esposizione, promossa dalla Città di Viterbo e dalla Fondazione Carivit, è realizzata da Contemplazioni in collaborazione con la Fondazione Luciano Ventrone Miranda Gibilisco, ed è resa possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.
INFORMAZIONI UTILI
Orari di apertura: dal mercoledì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso alle 18:30).
Costo biglietti: intero € 8,00, ridotto € 5,00 (under 18, over 65, studenti universitari, giornalisti non accreditati, un accompagnatore
per disabile che ne richieda la necessitĂ , guide turistiche munite di tesserino di abilitazione), gratuito (minori fino ai 6 anni, disabili,
giornalisti con tesserino ODG per servizio e accreditati almeno 24 ore prima della visita a: carmen@contemplazioni.it)
Per info: 3892346010 – info@contemplazioni.it
Pagina aggiornata il 26/06/2024