Descrizione
10 febbraio, Giorno del Ricordo. La città di Viterbo ha commemorato nella giornata di ieri le vittime delle foibe e dell'esodo istriano, giuliano, fiumano e dalmata. All’evento commemorativo organizzato dal Comitato 10 Febbraio, il corteo per le vie del centro e la cerimonia a piazza Martiri delle foibe istriane, davanti al cippo dedicato al viterbese Carlo Celestini, sacrificato nelle foibe, è intervenuta anche la sindaca Chiara Frontini. “La fascia tricolore che indossiamo noi sindaci è la testimonianza che i nostri morti non debbano essere distinti in base al colore di appartenenza politica, della propria ideologia, o identità. Tutte le vittime che oggi commemoriamo sono accomunate da un tricolore - prosegue la sindaca Frontini -. Un tricolore che sempre più deve essere simbolo di pacificazione nazionale. Certi steccati ideologici devono essere superati. Un chiaro gesto di comunione e pacificazione lo abbiamo ritrovato anche nella designazione della Capitale europea della Cultura di questo 2025. Quest'anno per la Slovenia si era candidata, tra le altre città, Nova Gorica,insieme al suo versante italiano, ovvero Gorizia, la città italiana con cui confina. Proprio questacandidatura transnazionale, oltre il confine, è risultata vincitrice, conferendo all’Italia un riconoscimento in più rispetto al previsto, nonostante la designazione a livello europeo fosse prevista, come ben sappiamo, per il 2033. Oggi celebriamo un'importante ricorrenza, il Giorno del Ricordo – ha aggiunto Frontini - giornata istituita con apposita legge nel 2004 per commemorare le vittime delle foibe, l'esodo dei cittadini italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e la complessa vicenda del confine orientale italiano. Un giorno dedicato alla memoria di una tragedia italiana e al ricordo di tutte quelle persone che hanno trovato la morte in una foiba”.