Inaugurata la pista ciclopedonale del Riello

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Il tracciato parte da strada Riello e termina a ridosso dell’Orto botanico e delle pozze del Bullicame.

Data:

15 Marzo 2025

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Descrizione

Lo scorso sabato 15 marzo è stata inaugurata la pista ciclopedonale del Riello.
La pista, lunga 1560 metri, collega tramite un percorso naturalistico immerso nel verde due poli rilevanti del capoluogo: l’Università degli Studi della Tuscia con il Bullicame e l’Orto Botanico.
Il tracciato parte da strada Riello e termina a ridosso dell’Orto botanico e delle pozze del Bullicame.
“Abbiamo inaugurato il primo tratto di un anello urbano che collega una parte importante della nostra città, che ospita una delle sedi universitarie, con un’altra parte molto identitaria, che è quella della zona del Bullicame - ha spiegato la sindaca Chiara Frontini durante la cerimonia dello scorso sabato - . Un’opera che restituisce una visione di città. Una città che investe anche in cammini, spazi sostenibili e appropriati per le relazioni sociali, nel rispetto del verde e dell’ambiente.
Insieme alla sindaca e ai numerosi rappresentanti dell’amministrazione comunale, anche l’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris e i tecnici del settore VI che hanno curato e diretto i lavori.

L’opera è stata progettata e diretta dall’architetto Filippo Narduzzi, il responsabile unico del procedimento è l'architetto Rita Barone, coadiuvata dal direttore operativo geometra Emanuele Ricci.

Sul posto anche il Pro Rettore Alvaro Marucci in rappresentanza dell’Università degli Studi della Tuscia.

 

Di seguito ulteriori informazioni tecniche sulla sulla pista ciclopedonale.

La pista ciclabile, ubicata nel quadrante nord della città di Viterbo, consentirà il collegamento tra due poli rilevanti del capoluogo: l’Università degli Studi della Tuscia con il Bullicame e l’Orto Botanico, tramite un percorso naturalistico immerso nel verde.
Il tracciato parte da strada Riello e termina a ridosso dell’Orto botanico e delle pozze del Bullicame.

La pista ciclabile è lunga 1560 metri; è a doppio senso di circolazione e di tipo promiscuo, ciclabile e carrabile allo stesso tempo, per poter dare la possibilità di accesso alle proprietà private presenti lungo il tracciato; risulta dunque chiusa al traffico carrabile cittadino.

La finitura superficiale del tracciato è realizzata con una pavimentazione in calcestruzzo drenante per piste ciclabili in materiale ecologico, versatile, durevole e resistente.

Il colore scelto per la pavimentazione, considerato anche il contesto naturalistico in cui è ubicata la pista, è color sabbia per potersi inserire in maniera armonica nel paesaggio e rendere l’aspetto generale del percorso il più naturale possibile.

Il percorso è stato dotato di illuminazione pubblica tramite la posa in opera di 103 pali e relative lampade a LED, l’impianto è in fase di attivazione da parte del concessionario.

La pista è dotata altresÏ di segnaletica verticale ed orizzontale per gestire al meglio la circolazione della stessa, anche ai fini della sicurezza.
Il percorso è stato inoltre valorizzato attraverso l’inserimento di elementi di arredo “green” quali piante ornamentali con funzione di quinta scenica e aree di sosta, dislocate lungo il percorso della ciclabile, da intendersi come punti strategici in grado di aumentare il valore naturalistico del tracciato.

La funzione di tale scelta progettuale è stata quella di voler potenziare il più possibile il percorso ciclabile con il fine di renderlo un vero e proprio cammino sensoriale immerso nel verde, garantire un filtro verde nei punti più critici (tratto che costeggia il raccordo Orte-Civitavecchia), e, grazie alla piantumazione delle edere, si cercherà di diminuire l’impatto acustico e visivo e lo smog proveniente dal traffico dello stesso raccordo Orte-Civitavecchia.

Tipologie di essenze inserite: edera, oleandri, santoline e olivi nelle aree individuate come soste lungo il tragitto.

L’intervento è stato coordinato dal Settore VI Lavori Pubblici del Comune di Viterbo, diretto dall'architetto Luca Cosimi. L’opera è stata progettata e diretta dall’architetto Filippo Narduzzi, il responsabile unico del procedimento è l'architetto Rita Barone, coadiuvata dal direttore operativo geometra Emanuele Ricci.

L'opera rientra nella linea progettuale “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni – M2C4 – Investimento 2.2” nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per un importo di € 1.109.900,00.

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Ultimo aggiornamento: 17/03/2025, 09:48

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