Descrizione
Domenica 24 novembre alle ore 17, al Teatro San Leonardo, lo spettacolo teatrale/concerto Storie di Donne di Storia. Un evento di sensibilizzazione per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un progetto del Quartetto d’Arti che unisce teatro e musica in una formula coinvolgente e unica, uno spettacolo dove lettura e musica si alternano. Attraverso letture e brani musicali, lo spettacolo rende omaggio a figure femminili straordinarie che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Letteratura, Filosofia, Scienza, Musica, Pittura, Politica e Poesia.
Protagonisti della serata saranno Daniela Di Renzo (voce e testi), Eleonora Giosuè (violino), Emiliano Begni (pianoforte e voce) e Roberto Boarini (violoncello).
Storie di Donne di Storia esplora sia la dimensione pubblica di donne che hanno contribuito alla crescita sociale e spirituale delle società, sia la loro sfera emotiva e personale. Attraverso le loro storie, vengono raccontate passioni e ideali che le hanno spinte ad agire per il bene comune, spesso mettendo a rischio la propria vita.
La lotta contro la violenza sulle donne è una priorità che coinvolge tutte le istituzioni e richiede un impegno collettivo. Eventi come questo rappresentano un momento cruciale per riflettere sull’importanza della parità di genere e per riaffermare l’obiettivo di costruire una società più giusta e rispettosa.
L’evento rientra tra gli appuntamenti promossi dal Comune di Viterbo, assessorato alle politiche sociali e all’educazione, in collaborazione con la Provincia di Viterbo (ufficio per le pari opportunità) e il tavolo permanente contro la violenza di genere nell’ambito della campagna di sensibilizzazione per l’eliminazione della violenza sulle donne.
La consigliera di parità della Provincia di Viterbo Dominga Martines, la consigliera delegata alle pari opportunità Maria Rita De Alexandris e l’assessore alle politiche sociali e all’educazione del Comune di Viterbo Rosanna Giliberto invitano la cittadinanza a partecipare numerosa proprio per ribadire e rafforzare l’importanza della sensibilizzazione e dell’attenzione su una così delicata tematica.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.