Sindaco Arena ricorda Norveo Fedeli

È già trascorso un anno da quel giorno. Da quel 3 maggio. Il giorno in cui il nostro concittadino Norveo Fedeli è stato ucciso all’interno della sua attività in via San Luca. Il suo negozio di jeans, che ha vestito generazioni e generazioni di giovani. Chiunque passi davanti quella vetrina non può che rivolgere un pensiero a Norveo. Un pensiero e una preghiera. Per un uomo onesto, lavoratore, marito e padre di famiglia. Una tragedia che ha sconvolto per giorni l’intera città. Una città che, subito dopo l’accaduto, ha sentito l’esigenza di ritrovarsi l’uno accanto all’altro. Ha sentito il bisogno di unirsi in un abbraccio attorno alla famiglia Fedeli. E solo tre giorni dopo, si è ritrovata di sera, per le vie del centro, in una marcia silenziosa. Composta. Migliaia di persone in segno di vicinanza e solidarietà, visibilmente commosse, si sono fermate davanti alla storica attività di Norveo per poi raggiungere la basilica di Santa Rosa per un momento di preghiera. In un momento di grande dolore, di sgomento, un’intera comunità si è ritrovata ad invocare la protezione della nostra Santa Rosa. A un anno da quel triste giorno, il 3 maggio, rinnovo alla moglie di Norveo, Maria Chiara, e ai figli Pierluigi e Nathalia, un forte ed affettuoso abbraccio. Lo stesso di allora. Da parte mia e di tutta la città di Viterbo.

Pagina aggiornata il 03/05/2020

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