Si Ăš riunita a Viterbo, nella sala Rossa di Palazzo dei Priori, la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, Patrimonio UNESCO, che dal 2006 coinvolge in un progetto condiviso alcune tra le piĂč importanti e significative feste della cultura della tradizione italiana:Â il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, i Candelieri di Sassari, la Varia di Palmi e i Gigli di Nola. La riunione, convocata su indirizzo della referente dell’Elemento e responsabile tecnico-scientifico del progetto UNESCO Patrizia Nardi e su invito della sindaca Chiara Frontini, nella qualitĂ di referente amministrativo per il bando 2023 della legge 77/2006 finalizzato alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale UNESCO, ha visto la partecipazione degli omologhi istituzionali delle cittĂ di Sassari, Palmi e Nola – con la partecipazione dell’assessore Nicoletta Puggioni per il Comune di Sassari, dell’assessore Giuseppe MagazzĂč per il Comune di Palmi e della dirigente Annunziata Lanzillotta, delegata dalla commissaria prefettizia Maria Lucia Trezza per il Comune di Nola – e delle associazioni della comunitĂ di pratica della Rete, riunite in GRAMAS con Luca De Risi presidente, Maria Luisa Lovecchio, componente dell’ufficio di presidenza insieme a Marco Gagliostro per la comunitĂ di Palmi, Fabio Madau, presidente dell’Intergremio cittĂ di Sassari e Antonio D’Ascoli, referente della comunitĂ festiva di Nola. Al tavolo ha preso parte il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e il consiglio direttivo al completo, che ha accolto le delegazioni della Rete.
Tra i punti piĂč rilevanti all’ordine del giorno, l’importante programmazione nazionale e internazionale 2025-26 collegata al bando ministeriale della legge 77/2006, messa a punto a cura dal coordinamento tecnico-scientifico della Rete e sviluppata, per la parte amministrativa, in sinergia con gli uffici dell’assessorato alla Cultura. Le numerose attivitĂ Â di salvaguardia, divulgazione e valorizzazione della Rete e delle sue feste completeranno le attivitĂ sui territori di competenza delle amministrazioni comunali e delle comunitĂ festive, a partire dalla realizzazione delle feste per l’anno giubilare.
âPer noi Ăš sempre un onore e un piacere ospitare i nostri colleghi della Rete â ha sottolineato la sindaca Chiara Frontini – e lavorare insieme su come far conoscere e valorizzare sempre di piĂč questo immenso patrimonio che Ăš rappresentato dal Trasporto della Macchina di Santa Rosa e dalle altre manifestazioni delle cittĂ . Ă un’ereditĂ radicata, quella che abbiamo ricevuto dai nostri avi, che si fonda sulle relazioni umane, sulla memoria, sulla tradizioni e sull’identitĂ e per tutte queste ragioni va curata e custodita con attenzione, per renderla attuale ai tempi, senza perderne lo spirito fondativo. Questi momenti rappresentano una preziosa occasione di confronto, certi che la promozione e la conoscenza dei nostri patrimoni nel mondo possa rappresentare non solo un volano di turismo per le nostre cittĂ , ma anche e soprattutto una diffusione dei valori che sono alla base delle manifestazioni tradizionaliâ.
“Gli obiettivi di progetto – dice Patrizia Nardi – seguiranno, anche per ciĂČ che riguarda il secondo intervento della Rete sui fondi della legge 77/2006 dopo l’eccellente lavoro svolto negli anni scorsi con il Comune di Sassari, le linee guida del piano di salvaguardia che sono parte integrante del dossier, mantenendo l’attenzione sulla valorizzazione nazionale e internazionale e sul contestuale impegno alla divulgazione dei temi UNESCO. Riprende, dopo le tappe di Bethlehem, Praga, Belgrado e Parigi, il circuito di “Machines for Peace” in nuove cittĂ europee di particolare significato rispetto al tema della pace, ma lo sguardo sarĂ anche ad alcune tappe oltreoceano, Queretaro in Messico, dove si trova lo splendido complesso monumentale dedicato a Santa Rosa di Viterbo che Ăš anche Patrimonio UNESCO e, fuori bando, New York, con lo scopo di riannodare i fili con le giovani generazioni delle comunitĂ derivate delle cittĂ delle feste della Rete. Le tappe italiane (Venaria Reale, Napoli e Palermo) lavoreranno, invece, per rinsaldare la relazione tra la nostra comunitĂ e altre di Patrimonio UNESCO, sia immateriale che materiale. Ma ci occuperemo anche dei temi relativi alla conoscenza e consapevolezza coinvolgendo le comunitĂ giovani e i Centri di documentazione delle feste, cosĂŹ come del tema della sicurezza sopra, sotto e attorno alle Macchine, condividendo un percorso con le universitĂ dei territori e, ancora, oggetto di un focus internazionale sarĂ il tema relativo agli effetti dei cambiamenti climatici sui patrimoni immateriali, argomento con il quale la Rete si Ăš confrontata nello scorso anno nell’ambito del progetto GreenHeritage dell’Unione Europea come caso-studio, in sinergia con CMCC Foundation. Il tutto, mantenendo l’interlocuzione con il servizio UNESCO del Mic, lavorando in collaborazione con l’Istituto centrale del Patrimonio Immateriale, interfacciandoci con il Ministero degli Esteri e la Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, gli istituti italiani di cultura e il corpo diplomatico delle cittĂ in cui la mostra “Machines for Peace” farĂ tappa e, soprattutto, operando con la piena collaborazione del Comune di Viterbo e di GRAMAS, la nostra comunitĂ ”.
E a proposito di GRAMAS, queste le parole del presidente Luca De Risi a seguito dell’importante incontro a Viterbo. âCome sempre le comunitĂ che rappresento e che ringrazio in ogni componente, sono state unite nel seguire e nel perseguire gli obiettivi della Rete delle Grandi Macchine a Spalla. Grazie alla sindaca Frontini per l’ospitalitĂ e alla dottoressa Nardi per queste opportunitĂ che ci sta dando per far crescere sempre di piĂč le nostre festeâ.
“La riunione dello scorso 7 marzo ha ribadito e confermato ancora una volta la compattezza della Rete e delle comunitĂ che ne fanno parte â haaggiunto il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e vicepresidente di GRAMAS – e ha plasticamente rappresentato la determinazione a continuare a lavorare insieme, secondo le linee del nostro piano di salvaguardia e l’indirizzo del coordinamento. Sappiamo di essere un modello per l’UNESCO, unico Patrimonio UNESCO italiano a potersi fregiare di questo status, e opereremo per fare sempre meglio e per attuare il programma che ci aspetta. Presenti anche gli assessori di Palmi e di Sassari, sono emerse e abbiamo affrontato alcune criticitĂ che siamo certi verranno risolte. Tra gli aspetti piĂč importanti della riunione il lancio del cronoprogramma per il 2025-2026 con tutte le attivitĂ che la Rete andrĂ asvolgere sul territorio italiano e all’estero per rilanciare e consolidare ancora di piĂč quel messaggio di pace che portiamo avanti con il progetto Machines for Peace. Nell’ambito di tale progetto â ricorda il presidente Mecarini, riallacciandosi alle parole di Patrizia Nardi – Ăš previsto anche il viaggio in Messico, a Queretaro, che sancirĂ gli accordi con l’ambasciatore del Messico in Italia giĂ fissati nel 2023, con il quale ci sono giĂ alla base degli ottimi rapporti di collaborazione. Una Rete dunque sempre piĂč vitale, solida, operativa e protagonista nei nostri territori e a livello nazionale e internazionaleâ.
Pagina aggiornata il 12/03/2025