Descrizione
L’attuale Chiesa dei Santi Faustino e Giovita è il risultato di un completo rifacimento nel XVIII secolo, che trasformò una struttura più antica risalente al 1236. Originariamente una modesta costruzione rurale circondata da orti, acquisì importanza con lo sviluppo del quartiere e, nel XV secolo, si ampliò grazie alle cappelle edificate da famiglie nobili come i Bussi, Ciccolini, Scardaone e Tosone.
Nel XVI secolo divenne luogo di culto per i Cavalieri Gerosolimitani, rifugiati a Viterbo dopo l’abbandono di Rodi a causa dei Turchi. Il Gran Maestro Filippo Villiers de l’Isle-Adam scelse questa chiesa, vicina alla Rocca di Viterbo, per le funzioni religiose dell’Ordine. Nel 1524 vi furono esposte le reliquie salvate da Rodi, tra cui l’immagine della Madonna di Costantinopoli, ancora oggi venerata.
Dopo il trasferimento dei Cavalieri a Malta nel 1527, la chiesa mantenne la preziosa immagine bizantina, incoronata dal Capitolo Vaticano nel XVII secolo e nuovamente dal Sovrano Militare Ordine di Malta nel 1964.
Il tempio fu ricostruito nel 1759 su progetto dell’architetto Giuseppe Antolini, grazie anche al contributo di Filippo Prada. Restaurata nel 1901, subì ulteriori interventi nel 1909 con un nuovo pavimento in granito, poi sostituito tra il 1960 e il 1962 con una pavimentazione in marmo. Nello stesso periodo fu rifatto il tetto. Oggi, la chiesa custodisce una ricca storia e testimonianze dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Servizi
Modalità di accesso
Accesso consentito alle persone con disabilità.