Descrizione
La chiesa, tra le più antiche di Viterbo, ha radici nel IX secolo e fu menzionata nel 1068 come filiale della diocesi di Tuscania. Divenne cruciale, con diritto di battesimo e status di collegiata, e subì restauri dopo i bombardamenti del 1944. Qui i facchini di Santa Rosa ricevono la benedizione per la processione della macchina. Esternamente, il campanile romanico è un raro resto dell'originale, mentre l'abside fa parte delle mura cittadine. All'interno, le tre navate sono sorrette da colonne, con un presbiterio elevato su cripta. Danneggiata, conserva l'altare maggiore e la Madonna con Bambino di Neri di Bicci (1457) tra le poche opere superstiti.
Servizi
Modalità di accesso
Accesso consentito alle persone con disabilità.